Business Intelligence, la tecnologia informatica che è in fase di esplosione nel mondo dei professionisti. Una piattaforma che è ancora un po’ oscura al grande pubblico anche se è in crescita il suo utilizzo grazie alla fruizione in modalità Software as a Service, molto apprezzata dagli studi commerciali all’avanguardia per l’ analisi e gestione economico-finanziaria delle aziende clienti.
Le piattaforme di Business Intelligence, offerte in modalità SaaS, permettono un processo di raccolta e di verifica delle informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica e fiscale che rende più efficace ed efficiente il rapporto tra il professionista e il suo cliente, superando gli attuali strumenti a disposizione dei consulenti.
Ne abbiamo parlato con l’esperto Francesco Nardini, Data Scientist con ultradecennale esperienza nei sistemi informativi aziendali e docente di Cost Management presso l’Università degli Studi di Firenze.
Riportiamo qui di seguito la sua analisi.
Se un Professionista si fermasse un attimo a riflettere sul sistema informatico del proprio Studio scoprirebbe in estrema sintesi che esso ruota principalmente attorno a due strumenti:
› il Gestionale per registrare i dati di derivazione contabile;
› un software di Office Automation (ad esempio Microsoft Office) usato per produrre pdf da allegare ad un adempimento, per completare una nota integrativa o sviluppare blande attività di analisi sui dati con tutti i limiti intrinseci dello strumento.
Quando i dati che il Professionista ed il suo Cliente producono quotidianamente rimangono «in letargo» nel Gestionale non produrranno alcun valore. Solo «svegliandoli», ovvero trasformandoli in informazioni da condividere ed illustrare al Cliente, diventeranno un nuovo oggetto di business, liberandoli dallo stretto perimetro degli adempimenti.
Di seguito un piccolo esempio per chiarire il concetto. Supponiamo che il Professionista abbia terminato la redazione di un bilancio d’esercizio: in pochi passaggi il Gestionale di Studio permette la produzione di un fascicolo pieno di numeri e descrizioni spesso incomprensibili per il Cliente. Tale bilancio finirà la sua vita in uno di questi due modi: o verrà riesumato, per una spiegazione sommaria, nel periodo dell’assemblea, oppure, una volta inviato al Cliente, verrà degnato di una rapida occhiata e terminerà i suoi giorni come un allegato di posta elettronica. Anche la spiegazione sommaria del bilancio sarà recepita pigramente in quanto il Cliente non è interessato ad una “fotografia” statica della situazione riferita a 6 mesi prima visto che le sue esigenze sono quelle di vedere il “film” dell’evoluzione della sua azienda.
Il risultato di tutto ciò è che il lavoro del Professionista viene percepito a modesto valore aggiunto.
Elevare il valore dei servizi resi dal Professionista è possibile grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie informatiche soprattutto quelle Cloud offerte in modalità “Software as a Service” (ovvero pago un canone di un software senza preoccuparsi degli aspetti informatici). Le piattaforme di Business Intelligence offerte in modalità SaaS (come ad esempio il servizio Power BI offerto da Microsoft) permettono difatti di trasformare un dato presente necessariamente in ogni Gestionale di studio (la contabilità generale registrata sul Libro Giornale) in una completa analisi economica e finanziaria pronta ad essere analizzata e spiegata con un linguaggio Business vicino al Cliente. Il risultato è dirompente: il dato contabile acquista nuovo valore in quanto viene trasformato velocemente ed automaticamente in informazione gestionale. Questo concetto è noto come data monetization, ovvero dati che si trasformano in buon fatturato di Studio.
Proseguendo nell’esempio il dato di libro giornale ha tipicamente il formato esposto in Figura 1, da questo dato il Gestionale produce la già citata informazione “bilancio d’esercizio” a valore aggiunto solo per l’Amministrazione Finanziaria dello Stato ma non per il Cliente finale che lo considera solo uno scomodo “adempimento”.
Con software dedicati ed una piattaforma Cloud di Business Intelligence tale dato può essere trasformato in una completa analisi economico finanziaria che approfondisca aspetti legati all’evoluzione dei ricavi (figura 2), all’andamento dei costi (figura 3), dei flussi di cassa operativi (figura 4), degli stock patrimoniali (figura 5), degli elementi del capitale circolante (Figura 6) e dei vari indicatori di gestione (figura 7 e figura 8).
È attraverso la piattaforma AskMe Finance, strumento che trasforma un dato “dormiente” in informazione, che si possono ottenere numerosi vantaggi per il Professionista in termini di proposta di nuovi servizi ai propri Clienti e di conseguenza nuove opportunità di fatturato.
I possibili ambiti di applicazione possono essere i seguenti.
– Analisi economico-finanziaria per il Controllo di Gestione aziendale
– Revisione Contabile e supporto alla redazione delle carte di lavoro
– Base di dati a supporto della parte economico-finanziaria del Business Plan
– Analisi dei fattori della Crisi di Impresa e possibilità di redigere informative complete per il Tribunale nelle nuove procedure Fallimentari
– Supporto ai processi di valutazione d’azienda
– Due Diligence economico-finanziarie per le operazioni straordinarie quali quelle di M&A.
Non adempimenti, quindi, ma proposte ad alto contenuto professionale.
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